KART CROSS EVOLUTION
Telaio rigido, roll-bar, motore posteriore, cambio a innesti frontali, quattro buone sospensioni e gomme tassellate, questo è il Kart Cross. Visti dal vivo sembrano veicoli infernali, invece è qualcosa di più: è pestare al massimo, musica per le orecchie, adrenalina a fior di pelle.
E da guidare? Il divertimento è garantito, sono tra i mezzi più emozionanti e sinceri che esistano, grazie alla grossa potenza e al piccolo peso ci si ritrova a "giocare" con un qualcosa di spesso indomabile.
La categoria dei Kart Cross nasce in Francia ma l’idea iniziale viene da molto più lontano, oltreoceano. Negli anni '30, se volevi un'auto veloce c'erano molti produttori felici di vendertela, ma l’America al tempo soffriva a causa della Grande Depressione e quindi le persone preferivano costruirsela piuttosto che comprarla. Le discariche al tempo brulicavano di vecchie Ford modello A, B e T e si potevano dunque trovare accessori e pezzi di ricambio per potersi costruire il proprio giocattolo.
Un movimento originario della California meridionale abbracciò questa idea, inserendo enormi motori in minuscole auto, aggiungendo ruote sovradimensionate, modificandone e colorandone nei modi più fantasiosi la carrozzeria per poi organizzare gare di velocità sui letti asciutti dei laghi. Nacque così la sottocultura "hot road".
Nei decenni che seguirono, la hot road ottenne uno strano cugino: la dune buggy. In diverse zone del paese come Idaho, Oklahoma, Michigan, California del sud, la gente iniziò a modificare vecchie macchine non più per la velocità su strada, ma per girare sulle dune di sabbia presenti in quelle regioni.
Arrivò poi in America la Volkswagen Maggiolino e gli appassionati dell’hot road si accorsero che la trazione e la leggerezza di questo mezzo erano perfette per la sabbia. Creare un dune buggy partendo da un maggiolino era molto semplice: bastava liberarsi della carrozzeria e viaggiare solo con telaio ed enormi pneumatici gonfiati a bassa pressione.
Arrivò poi Bruce Meyers che si mise in testa di dare una carrozzeria ai rozzi telai che venivano usati per saltare tra le dune. Ci riuscì talmente bene che la sua "Manx" nel 1964 creò nell'immaginario collettivo l'idea di dune buggy come tutti oggi la conosciamo: motore scoperto, carrozzeria monoscocca, gomme larghe e fari a vista.
Questa è la nostra storia, quelli che sono, a nostro parere, i punti fondamentali che hanno portato lo sviluppo di questo movimento al Kart Cross dei giorni nostri.
Se vi dicessimo che non è più cosa per pochi, che noi di Apache vi faremo scoprire l'emozione e il brivido di poterlo guidare… qualcosa bolle in pentola
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